Settembre mese di ripresa lavorativa e delle attività sportive dopo il riposo estivo.
Nelle prime fasi di allenamento bisogna fare molta attenzione alle sindromi da sovraccarico che possono insorgere durante intense preparazioni atletiche o a causa di errori nel dosaggio dell’esercizio.
Tra le più frequenti in runners, calciatori, o chi pratica sport esplosivi si riscontra l’infiammazione del tendine d’Achille.
Tale struttura è tanto resistente da sopportare addirittura una tonnellata di carico ma, sottoposta a continue sollecitazioni, può incorrere in dolorose tendiniti.
Di fondamentale importanza è riconoscere i primi sintomi tra cui si ritrovano :
Come sempre il quadro si diversifica in base alle persone ma, a grandi linee il dolore si riduce dopo alcuni minuti di attività per poi ripresentarsi al termine della seduta di allenamento.
Il dolore può essere presente dopo lunghi periodi di riposo come al risveglio mattutino o dopo essere stati a lungo seduti.
Non sottovalutare mai i segnali iniziali, il tempismo è fondamentale!
In fase acuta si può applicare ghiaccio per 15 minuti più volte al giorno ed agire con pomate ad uso locale.
Si deve ridurre o modificare l’attività fisica, in modo da mantenere le strutture allenate ma non sovraccaricarle ulteriormente.Se il dolore dovesse persistere oltre una settimana rivolgiti ad uno specialista per valutare meglio il problema ed evitare la cronicizzazione dell’infiammazione.
In ogni caso, il fisioterapista può aiutarti!
Che si tratti di una fase acuta o di una tendinite cronica, la terapia manuale, l’esercizio terapeutico e le terapie fisiche coadiuvano e velocizzano il processo di guarigione.
Ricordiamo infine che “tendinite achillea” non è altro che la definizione del problema locale in riferimento alla zona dolente. Nel percorso riabilitativo, oltre ad occuparci del sintomo locale, è ancor più determinante capire quali sono i fattori responsabili del problema e cercare di eliminarli per diminuire il rischio di recidiva.
Riferimenti:
https://www.jospt.org/doi/10.2519/jospt.2018.0302
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30216394