Quanti metodi antichi siamo portati a considerare come desueti o frutto di leggende e tradizioni popolari?
Se non fossero metodi cosi “improbabili”?
Molto probabilmente avrete sentito parlare degli impacchi di Argilla nella cura dei dolori articolari, reumatici e persino nella cura di tosse, raffreddore e sinusite.
Senza trattare patologie specifiche, vi parleremo di un ottimo metodo per ridurre gli edemi e gli stati infiammatori, spesso legati a distorsioni e traumi diretti, a carico delle articolazioni o dei tessuti muscolari:
Il cataplasma a base di Argilla.
L’argilla è un insieme di minerali, il cui più rappresentato è il Silicio.Molte creme antinfiammatorie o per il trattamento delle piaghe da decubito contengono Silicio. I “bagni di sabbia”, offrivano benefici articolari grazie alla somma del calore e dell’azione dei minerali contenuti nel terreno, tra cui il silicio.
L’argilla, ne è naturalmente ricca.
Nel caso di distorsioni di caviglia, di ginocchio o di polso e in tutti gli edemi secondari a traumi diretti ai muscoli che possono generare gonfiore, si possono utilizzare impacchi argilla.
Nel caso specifico della caviglia, come compendio alle sedute di fisioterapia, un impacco della durata di 30’ ripetuto più volte al giorno, oppure un impacco fino a al ginocchio per tutta notte, può promuovere il micro-circolo ematico e linfatico, con effetti drenanti e anti-infiammatori.
Le stesse linee guida si possono applicare nel caso degli esiti di traumi più “vecchi”. Nel caso non vi siano più limitazioni al movimento o dolore ma resti una raccolta di liquido. Per drenare solamente la zona dove permane il ristagno linfatico o ematico, si può ricorrere al cataplasma.
Il Fisioterapista vuole promuove la cura naturale e “fisiologica” del corpo. In molti casi questa può essere coadiuvata da semplici interventi di auto-trattamento a domicilio da parte del paziente.
Ovviamente senza dimenticare che l’impacco può essere un facile aiuto e un buon compendio ma sicuramente non sostitutivo ad una terapia più precisa, che sia farmacologica o fisioterapica.
Non bisogna nemmeno dimenticare che l’auto-trattamento e tutto ciò che vorrebbe promuovere l’auto-guarigione, non può sostituirsi ad una valutazione più specifica specialmente nei casi di traumi importanti.