Quante volte nel corso della nostra vita ci è stato detto “siediti dritto, che dopo ti viene mal di schiena!” ? Oppure nella contemporanea biblioteca di Alessandria che è internet, chi non si è mai imbattuto in video-tutorial dai fulgidi titoli quali, “10 esercizi per combatter il mal di schiena” ? Patiamo dal primo concetto, la “Postura Sbagliata”. Un’idea figlia di un vecchio modo di ragionare, un’idea che “colpevolizza” il paziente invece di alleggerire il carico mentale legato ad un (es) mal di schiena cronico. Tradotto: ” ti fa male la schiena ed è pure colpa tua… che sei tutto storto”
Partiamo dal presupposto che il nostro corpo sia fatto per muoversi. Una frase che sentiamo spesso, unita a definizioni e spiegazioni molto autorevoli ma di cui forse ignoriamo la semplice e disarmante verità.
Ripetiamolo ad occhi chiusi e lentamente: “siamo fatti per muoverci”. Da sempre. Il nostro corpo mette in atto centinaia di strategie ogni giorno da migliaia di anni, per permetterci le funzioni tipiche da essere umano.
Cioè? Usare le mani mentre stiamo su due gambe e il nostro sguardo è rivolto in avanti.
Quindi siamo cosi sicuri che sia necessario camminare con le spalle dritte, sedersi eretti per 8 ore lavorative, dormire supini con la testa allineata al corpo? Ma soprattutto è possibile farlo ? Inoltre, è utile continuare a flagellarci con l’idea di avere una “brutta postura”, da cambiare e modificare? Il nostro corpo si muove sempre, anche di notte e per fortuna cerca soluzioni alternative , quando siamo costretti fermi per molto tempo. Inoltre, fa del suo meglio con quello che ha. Come accennato prima, cerca strategie e compensi per permetterci di vivere la nostra vita e attraversare i compiti che la vita ci mette davanti. Possiamo aiutarlo, non colpevolizzarlo….
Forse dovremmo cominciare a pensare che “non è la postura ad essere scorretta, ma è scorretto mantenere qualsiasi postura per troppo tempo”. Il corpo comincia a chiedere un movimento, un cambio di postura che permetta al muscolo di lavorare, ossigenarsi, pulirsi e riorganizzarsi.
Oggi concludiamo con questo semplice concetto: non esiste la postura sbagliata ed è sempre necessario valutare le abitudini che ci portano a percepire dolore. L’attività fisica e/o l’esercizio terapeutico difficilmente possono modificare la postura, ma possono allenare il sistema corpo a reagire meglio agli stimoli nocivi. Che si tratti di posizioni mantenute per troppo tempo, scarsa idratazione, scarsa percezione del proprio corpo o l’insufficiente attività fisica. Inoltre favorire la “percezione e la presa di coscienza” della propria postura, unita a semplici strategie per modificarla durante la giornata, sembra portare beneficio al paziente che soffre di dolore. Che sia dolore acuto o cronico.
Dimentichiamo le ricette pronte, i luoghi comuni o le scorciatoie e ricordiamoci cosa disse il padre della fisioterapia al suo più famoso paziente: “Lazzaro, alzati e cammina”.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5889545/